La carità, i gruppi e i progetti della parrocchia di Longuelo

La carità, i gruppi e i progetti della parrocchia di Longuelo

 

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La carità, insieme con la celebrazione dei sacramenti e l’ascolto della Parola, è uno dei tre pilastri su cui si fonda l’esperienza e l’esistenza cristiana. «I poveri li avete sempre con voi» dice Gesù (Giovanni 12,8): sono un’eredità e non un peso, un dono e non avanzi da scartare. La testimonianza della carità è il modo concreto con cui una comunità fa propria la stessa cura che Gesù (Dio) ha da sempre per l’uomo che soffre. Senza la dimensione della carità, una comunità può difficilmente dirsi «cristiana» ed «evangelica».

È compito della comunità continuare a interrogarsi sullo stile caritativo con cui agisce: da una parte si tratta di dare testimonianza alla carità di Gesù, dall’altra essere molto attenti ai veri bisogni dell’uomo e alle diverse forme di povertà che abitano il nostro territorio e il nostro quartiere.

L’azione della carità è il modo concreto con una cui una comunità cristiana cerca di rispondere all’appello di giustizia che tante famiglie – a Bergamo, nel nostro quartiere – ci rivolgono, in una congiuntura economico-finanziaria che continua a essere non favorevole. Non sono poche le famiglie che vivono nel disagio.

I bisogni cui rispondere sono molteplici: a volte sono dichiaratamente economici (mancanza del lavoro), altre volte burocratici (uffici e permessi), altre ancora la povertà assume il volto dell’abbandono, della solitudine, della vecchiaia, dell’handicap, del disagio psichico, della sfera educativa… L’attenzione della nostra comunità, però, si rivolge anche ai poveri dei Paesi in via di sviluppo.

La testimonianza della carità è una dimensione che pur avendo bisogno di volontariato motivato e generoso riguarda tutta la comunità. Non è, cioè, la specializzazione né la professione di qualcuno in particolare. Chi vive la carità la vive sempre a nome di tutti. Ci sono poi forme di carità invisibile e apparentemente inefficienti come quella di persone anziane e di ammalati che pur non potendo fare carità attivamente la vivono attraverso la preghiera.

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Da parecchi anni in comunità opera nel settore caritativo la Caritas parrocchiale insieme con altri gruppi: il «Centro di Primo Ascolto», lo «Spazio (non solo) compiti», le «Mamme Alpha», la «Conferenza della San Vincenzo», il «Gruppo Longuelo-Terrasanta», i ministri straordinari dell’eucaristia, il gruppo missionario.

È desiderio della Chiesa italiana, e quindi anche di quella nostra Chiesa bergamasca, che ci sia la Caritas in ogni comunità.

Il presente opuscolo ha il duplice obiettivo:

  1. 1.       raccontare come la comunità di Longuelo vive la dimensione caritativa e, insieme, presentare alcuni progetti concreti di solidarietà e di sostegno alle persone più fragili e in difficoltà del nostro quartiere
  2. 2.       accogliere nuove disponibilità a lavorare nel mondo della carità. Il volontariato caritativo, però, non è filantropia né azione sociale. L’ispirazione è sempre il vangelo e la carità di Gesù.

All’interno dell’opuscolo, dunque, presentiamo i gruppi caritativi e i progetti della nostra parrocchia. Ovviamente diamo conto dell’azione che finora la comunità riesce a sostenere, consapevoli che gli ambiti d’intervento sono molti di più.

In fondo all’opuscolo troverete anche una scheda d’adesione per le persone che intendono dare eventuale disponibilità. Ci sono mille maniere per aderire e darsi da fare: dall’offerta di denaro alla disponibilità di tempo per l’ascolto, per esempio, oppure per il dopo scuola, per aiutare a fare le spese, per tenere compagnia a qualche anziano, per accompagnare chi non ha mezzi di spostamento, per il disbrigo di pratiche burocratiche…

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