IL CRISTIANESIMO CHE VERRÀ – INCONTRO CON VALÉRIE LE CHEVALIER, IL VIDEO

Le Chevalier alcuni anni fa pubblicò un saggio stimolante dal titolo “Ces fidèles qui ne pratiquent pas assez… Quelle place dans l’Église?” (tradotto da Qiqajon nel 2019 con il titolo “Credenti non praticanti” – prefazione di Cristoph Theobald) che offriva nuove chances alla pastorale del nostro cristianesimo occidentale.

Il cristianesimo in Europa, infatti, sta vivendo da tempo il suo conosciuto travaglio, un’epoca di grande transizione. I credenti si interrogano sul ruolo (e la missione) che la fede cristiana potrà avere all’interno della cultura occidentale. La chiesa prova a misurarsi con i tanti cristiani che si sono allontanati dalla pratica e dalla frequenza, ma continuano magari la loro ricerca fuori dai circuiti della tradizione religiosa. Le Chevalier si chiede quale posto dà la chiesa ai praticanti occasionali, quale l’atteggiamento di chi si sente parte di questa chiesa, e quale chance hanno ancora le nostre comunità cristiane. In gioco il futuro e la credibilità delle nostre comunità.

Valérie Le Chevalier è direttrice del corso di formazione universitario “Croire et Comprendre” del Centre Sèvres di Parigi: si tratta di un progetto dedicato alla crescita umana, spirituale e intellettuale dei partecipanti. È stata segretaria editoriale della rivista francese “Recherches de science religieuse” e assistente di padre Christophe Theobald fino al 2019. Laureata in Teologia alla facoltà dei Gesuiti di Parigi nel 2014, è autrice di pubblicazioni edite in Francia e di numerosi articoli per la rivista di spiritualità ignaziana “Christus”. In Italia ha pubblicato per le edizioni Qiqajon il già citato “Credenti non praticanti” (2019) e, per la rivista Il Mulino, l’articolo “In Francia una Chiesa dai piedi d’argilla” del 2021 (leggibile a questo indirizzo: https://www.rivistailmulino.it/…/in-francia-una-chiesa…).